Guardare per possedere, guardare storto, non guardare affatto, guardare senza vedere, guardare senza emozionarsi, guardare sapendo già prima quello che si dovrà vedere,  guardare credendo di non essere visti… 

Spesso lo sguardo è costretto, alterato, degradato da modalità inconsapevoli.

Questo workshop intensivo è diretto a studenti, appassionati e professionisti della fotografia già in possesso delle nozioni base di tecnica fotografica, che vogliono esplorare nuove modalità di fare Street photography, consapevoli dell’ingrediente primario necessario: come relazionarsi con la “realtà” da riprendere, i possibili modi di percepirla, interpretarla, comunicarla.

Il lavoro partirà con la lettura di alcune immagini tratte dai portfoli dei partecipanti, secondo i principi della “Phototherapy Techniques” (a cura degli stessi partecipanti), e dopo una veloce introduzione teorica e tecnica, con la rivisitazione di alcune immagini dei fotografi del passato e del presente, per cogliere le “specificità” di questo genere, verrà esaminata la gestione delle problematiche relative al diritto all’immagine, privacy, ecc.

La parte pratica del lavoro prevede la progettazione e realizzazione di un servizio fotografico su un tema specifico personale. Al termine analisi del materiale realizzato, che verrà post prodotto in altra sede.

L’attenzione del workshop sarà focalizzata sulla gestione del “set”, sulle modalità e responsabilità del-

l’operatore nella sua interazione con le persone e la scena, su come diventare invisibili testimoni, come entrare nel flusso e cavalcare l’onda del qui e ora, in risonanza con l’intuizione.

“Come fotografiamo” rivela la modalità con la quale ci relazioniamo con noi stessi e col  mondo.

Una fotografia parla dello “sguardo” dell’operatore (colorato dalle emozioni prevalenti che lo abitano) e può rivelare un suo possibile intervento manipolatorio, predatorio, giudicante, moralistico oppure idealizzante, o ancora, rispettoso, compassionevole, distaccato, freddo, ironico, …

“Come fotografiamo” rivela qualità e grado della nostra “presenza” e consapevolezza, se siamo  in balìa della paura o del pre-giudizio, se siamo emotivamente coinvolti o distaccati.

Il workshop fornirà alcune chiavi e programmi adatti a coltivare creatività, presenza, empatia; a gestire le emozioni e a sviluppare consapevolezza.

Tra interazione e introspezione, i partecipanti impareranno a guidare la loro fotocamera con le qualità del cuore (coraggio, accettazione, lucidità, sensibilità, presenza), alla scoperta della magica arte di raccogliere attimi di vita irripetibili e in continuo cambiamento, a trovare possibili soluzioni alla combinazione forma-contenuto, rappresentazione – comunicazione.